Un atto di civiltà: il biotestamento è legge

-di FEDERICO MARCANGELI-

Finalmente il Senato ha approvato in via definitiva il testo sul biotestamento, che una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale diventerà legge dello Stato. Questa proposta si “trascinava” da circa otto mesi nelle due camere, a causa di una maggioranza non proprio solida al Senato. Il testo è stato approvato con 180 voti favorevoli, 71 contrari e 6 astensioni, senza alcuna modifica rispetto a quello proposto dalla Camera. Questo atto di civiltà ha visto protagonista un insolito asse PD-Mdp-5Stelle, con Lega e Centristi contrari, mentre Forza Italia ha lasciato libertà voto ai suoi Senatori. Il cuore della norma riguarda due aspetti chiave: il consenso e la volontà del paziente. Per quanto riguarda il primo punto, un paziente cosciente (quindi capace di esprimere direttamente la propria volontà riguardo le cure) ha il diritto di decidere riguardo eventuali cure o diagnosi, approvando il consenso informato fornito dalla struttura ospedaliera. Questa “espressione di volontà” può avvenire in forma scritta o informatizzata. In ogni momento il paziente può tornare sulla sua decisione, anche scegliendo di interrompere l’idratazione e la nutrizione artificiale. Lo stesso può anche decidere di non ricevere informazioni riguardo la cura, ma l’atto deve essere registrato nella cartella clinica. La legge però va oltre. Il soggetto maggiorenne (capace di intendere e di volere) può infatti lasciare delle disposizioni in caso di futura incapacità all’autodeterminazione, nominando anche un eventuale soggetto fiduciario: un vero e proprio biotestamento. Le direttive possono riguardare: eventuali terapie, trattamenti sanitari, idratazione e nutrizione artificiali. Non mancano delle disposizioni per i medici, che non potranno disattendere le volontà del paziente. L’unico caso in cui un biotestamento potrà essere disapplicato riguarda i casi in cui ci siano delle possibilità di miglioramento non prevedibili al momento della sua sottoscrizione. In tali occasioni, il medico potrà, in accordo con il fiduciario, proseguire con i trattamenti.
Per essere valido il biotestamento dovrà avere forma scritta (anche in forma digitale) e dovrà essere datato e sottoscritto alla presenza di un pubblico ufficiale, un medico o dei testimoni. Chi ha già depositato una “Dichiarazione anticipata di trattamento” (dat) dovrà comunque redigere un nuovo documento che rispetti i requisiti di legge. Una legge che quindi permetterà ad ogni soggetto di decidere del proprio destino secondo coscienza, evitando i numerosi casi di accanimento terapeutico che abbiamo osservato in questi anni. Un atto di coscienza del blocco PD-Mdp-5Stelle che porta l’Italia al passo con molti altri paesi occidentali.

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One thought on “Un atto di civiltà: il biotestamento è legge

  1. il bio-testamento è stato votato sia dai deputati del gruppo Art.UNO-MDP sia da quelli del gruppo Sinistra Italiana-Possibile. Considerato che queste formazioni hanno deciso di presentarsi alle elezioni con una lista unitaria di Sinistra, denominata “Liberi e Uguali” ed il cui capo politico, da indicarsi ai sensii della legge elettorale recentemente approvata, è Pietro Grasso, sarebbe opportuno che tutto ciò che attiene alle scelte parlamentari comuni di queste formazioni sia attribuito a “Liberi e uguali”. (“Les hommes naissent et demeurent libres et egaux, en droits et dignité…”). Grazie. Saluti.

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