Energia: ecco la liberalizzazione. Contro gli utenti

-di GIANMARIO MOCERA-

Che noia sentire subito dopo l’approvazione del ddl concorrenza che si è fatto un passo avanti nella modernizzazione del Paese e aggiungere subito dopo che si poteva fare di più, ma si tratta solo di un inizio… ma che significa una frase detta cosi da un Ministro come Calenda, o sentire esponenti della maggioranza esultare. Ma per che cosa si esulta?

Se guariamo con attenzione il provvedimento passato al Senato, rispetto al mercato libero dell’energia si è fatto un passo indietro, non avanti.

Se oggi il mercato tutelato dell’energia vede l’80% delle utenze è perché il mercato di maggior tutela, ovvero l’acquirente unico, lo Stato Italiano, garantisce un costo dell’energia minore rispetto al mercato cosiddetto libero.

L’acquirente unico agisce come un gruppo di acquisto solidale, più utenze usano il servizio e più l’energia costa meno, se tolgo il mercato di maggior tutela per regalarlo alle circa 350 società di vendita di energia sparse su tutto il territorio, non faccio un bel servizio ai cittadini.

Il decreto concorrenza inserisce una netta divisione tra vendita e fornitura, cioè le società non possono produrre e fornire energia e allo stesso tempo venderla: bisogna avere società diverse, ma questo escamotage non ostacolerà la grande Enel nella vendita diretta di gas o di energia; Enel ed Eni hanno l’80% circa dei clienti/utenti italiani; le altre 348 si dividono il mercato: come è possibile fare concorrenza a ENEL ed Eni?

Già adesso la capacità commerciale dei due colossi dell’energia italiana, di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti, non ha di fatto concorrenti, quindi di che concorrenza stiamo parlando? E a danno di chi?

Si poteva fare di più dice Calenda, è perché non è stato fatto? Ma che paese è, ma che Governo quello che fa le cose pur non essendo soddisfatto?

In gergo si dice che il 2 agosto è la festa degli uomini, veramente il detto cita le parti intime dell’uomo, sarà forse per questo che si poteva fare di più, ma la giornata aveva indubbi ostacoli.

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