Il calvario socialista continua in Germania

 

Dopo la Francia e l’Olanda, prosegue in Germania il calvario socialdemocratico. Una doccia fredda per Martin Schulz visto che non si parla più di sondaggi ma di risultati delle urne. Segnali preoccupanti in vista delle politiche di settembre, annunciati già da altri piccoli test locali. Ma a fare scalpore è soprattutto il luogo in cui il fallimento della Spd si è consumato: Nord Reno-Westfalia, da sempre feudo socialdemocratico. Invece qui la presidente del Land, Annelore Kraft, solo qualche tempo fa indicata come uno degli astri nascenti, rimedia una batosta così pesante da indurla a rassegnare le dimissioni. Schulz a sua volta si difende dicendo di non avere la bacchetta magica. Ma la sostanza è che la Spd ha perso il controllo della regione e confermato come Angela Merkel, dopo una fase di appannamento (seguita alla crisi dei migranti) oggi sia di nuovo saldamente in sella tanto da scavalcare in quella regione i socialdemocratici ottenendo un soddisfacente 33,7 contro circa il 31 della Spd. Crolla il partito populista, l’Afd e quasi scompaiono “i Pirati”. Ma la sostanza è che la famosa rimonta del nuovo leader socialdemocratico si è fermata e oggi i sondaggi gli attribuiscono un consenso che oscilla intorno al 27 per cento mentre solo nei primi mesi dell’anno si parlava di sorpasso della Cdu.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

2 thoughts on “Il calvario socialista continua in Germania

  1. Il calvario socialista continua ovunque perché i partiti che si dicono socialisti di socialista hanno mantenuto solo il nome e non sono in grado di proporre politiche convincenti per contrastare e superare la globalizzazione e il liberismo. Tanto vale votare la Merkel, dicono i tedeschi, che almeno ci fa stare meglio degli altri europei. Cordiali saluti.

  2. E’ sempre e solo la solita questione aperta da tempo immemorabile….essere rivoluzionari e progressisti non violenti che come laici rigenerano ogni giorno la propria fede nell’emancipazione e nel coraggioso usare il metodo scientifico/umanista e la fede nell’umana intelligenza…..!!! ogni volta che la storia impone progetto umano e socio economico di cambiamento sono <> per primi ad abbandonare stereotipi e pregiudizi senza che questo li porti a perdersi dentro gli spazi demenziali dei calcoli personali e della logistica da faraoni… e proprio dal metodo…. e non dai neutri numeri, dai simboli e dal mito….traggono le risorse per saper discriminare i diritti, i bisogni ed i doveri … umani che civilizzano il tempo e il comportarsi di oggi per mantenersi adeguatamente robusti e preparati per il tempo di domani….e non facendolo mai e solo per lo stretto ed esclusivo interesse di parte o di partito….RIVOLUZIONARI DEMOCRATICI e PROGRESSISTI….anche quando è l’evolvere dei <> più profondi della civilizzazione umana che si devono <> … ALL’ESISTENZA…e non ad un amarcord da funerale.

Rispondi