Promuovere la formazione dei lavoratori meno istruiti

-di DONATELLA LUCENTE-

Progressive Policy Institute, con sede a Washington D.C., è leader nel campo di studi e analisi mirati alla ricerca di nuove proposte per la crescita e l’innovazione economica degli Stati Uniti. Mesi fa Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Pietro Nenni, ha incontrato a Washington Will Marshall, presidente dell’Istituto. Durante l’incontro sono state messe a fuoco varie tematiche in materia di inclusione sociale, comuni agli Stati Uniti e all’Europa, in particolare all’Italia.

L’istituto ha ora pubblicato il saggio dell’economista Harry Holzer, sullo stato della classe media americana, proponendo nuovi percorsi per i lavoratori meno istruiti. Secondo Holzer, crescita e popolarità di Donald Trump son dovuti al fatto che la società americana sta collassando. La situazione genera paura e fa si che la gente si senta isolata e vittima di forze potenti che non comprende né può influenzare. Trump ha giocato molto sui profondi sentimenti di rabbia e frustrazione degli americani i cui redditi sono stagnanti o in calo da decenni, promettendo di restituire prosperità ai suoi elettori, agendo contemporaneamente sulle leve di nazionalismo e protezionismo.

Secondo l’economista, la proposta apparentemente semplice di Trump in realtà provocherà soltanto seri danni all’economia americana, poiché l’introduzione di dazi contro i prodotti importati avrà come unica conseguenza l’aumento dei prezzi di gran parte dei prodotti in vendita nei negozi americani, causando l’immediato ulteriore impoverimento delle famiglie americane e abbassando il valore reale dei salari.

È il sogno di milioni di americani che svolgono lavori a bassa qualificazione: salire nella scala sociale e accedere al rango dei ceti medi. Impossibile realizzarlo, però, quando i livelli d’istruzione sono troppo bassi, impedendo di conseguenza l’accesso ad attività remunerate con salari adeguati. Holzer propone una serie di percorsi finanziati dal governo federale finalizzati ad assicurare competenze, a costruire capacità e abilità in maniera tale da indirizzare i lavoratori verso migliori qualifiche, generando in questo modo, dal punto di vista dell’economia sociale, riqualificazione e progressione di carriera.

Le autorità federali dovrebbero impostare obiettivi e orientamento generale; ai singoli stati, invece, spetterebbero le scelte sui modi in cui spendere i fondi disponibili.

La ricerca di Holzer evidenzia tre situazioni interessanti:

  • secondo un ragionevole benchmark, tenendo presente che la famiglia con reddito da classe media percepisce intorno a cinquantamila dollari l’anno, circa il 70% degli americani vive in famiglie con reddito da classe media o superiore;

  • le probabilità di raggiungere il livello reddituale della classe media in famiglie dove nessun adulto ha il diploma (Bachelor, Ba) o più alto titolo di studio, spesso dipendono in modo determinante dalla disponibilità in famiglia di due o più redditi;

  • in futuro, i progressi nelle tecnologie digitali non comporteranno la “fine del lavoro”. Il vero problema sarà costituito dalla possibilità che lavoratori con competenze obsolete possano ritrovare un impiego in altri campi di attività.

Holzer sottolinea che i politici devono affrontare in modo responsabile la difficile situazione economica della classe lavoratrice in America, e adoperarsi maggiormente per la realizzazione del loro sogno di entrare a far parte della classe media, attraverso misure di sostegno mirate al raggiungimento di conoscenze e competenze.

Dovranno creare nuovi posti di lavoro nel settore privato per i lavoratori qualificati, garantire l’accesso a una buona istruzione e occupazione per coloro che vivono in aeree svantaggiate, rendere produttivo il lavoro degli americani meno istruiti così da mantenerli nel mondo del lavoro

Di seguito, alcuni degli obiettivi indicati da Holzer per favorire l’espansione e l’accesso alla classe media:

  • accrescere di 1 milione di unità il numero degli apprendisti, ora fermo a 400.000;

  • stabilire un fondo che incoraggi le imprese a qualificare i lavoratori, con l’obiettivo di distribuire stipendi da classe media;

  • creare un fondo di stabilizzazione per le comunità che abbiano risentito negativamente degli effetti di cambiamenti tecnologici e della globalizzazione;

  • configurare un programma federale che stimoli il rientro al lavoro di chi ne è uscito.

Secondo Holzer, lo stato deve sostenere ciò che sta a cuore agli americani.

L’obiettivo indicato dall’autore è riaccendere il vero motore della crescita economica, ripristinando l’idea forte che se si lavora duro e in modo responsabile, si può andare avanti, non importa da dove o da quanta istruzione si provenga.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

Rispondi