Go Beyond: la “condanna europea” di Garanzia Giovani

-RAPPORTO DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA*-

La Garanzia per i giovani

SINTESI

I. La disoccupazione giovanile non è un fenomeno nuovo e in molti Stati membri dell’UE per molti anni ha raggiunto livelli estremamente alti. La crisi economica del 2008 ha reso ancora più difficile l’integrazione dei giovani nel mercato del lavoro. Anche se la situazione è migliorata, nell’UE oltre 4,2 milioni di giovani al di sotto dei 25 anni erano ancora disoccupati alla fine di giugno 2016.

II. Una delle iniziative più significative dell’UE per affrontare tale problema è la Garanzia per i giovani, attraverso la quale gli Stati membri dovrebbero far sì che tutti i giovani di età inferiore a 25 anni ricevano un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro quattro mesi dall’uscita dal sistema di istruzione formale o dall’inizio della disoccupazione.

III. Inoltre, il Consiglio europeo ha approvato l’istituzione dell’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, con una dotazione approvata di 6,4 miliardi di euro (3,2 miliardi provenienti da una nuova linea del bilancio UE specifica a cui vanno ad aggiungersi 3,2 miliardi di dotazioni finanziarie nazionali a titolo dell’FSE), al fine di aumentare il sostegno finanziario dell’UE disponibile per le regioni e gli individui più colpiti dalla disoccupazione e dall’inattività giovanili.

Come si è svolto l’audit

IV. La Corte ha esaminato se la Garanzia per i giovani stesse producendo risultati negli Stati membri e se l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (IOG) contribuisse a tali risultati. In particolare, ha esaminato se gli Stati membri abbiano realizzato progressi nell’attuazione della Garanzia per i giovani, abbiano adeguatamente tenuto conto dei fattori che potrebbero influire sulla sua attuazione e se abbiano attuato l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile in modo tale da contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Garanzia per i giovani.

V. Al fine di valutare i progressi compiuti nell’attuazione della Garanzia per i giovani, gli auditor della Corte si sono recati in sette Stati membri: Irlanda, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Portogallo e Slovacchia. Gli stessi Stati membri, ad eccezione di Irlanda e Slovacchia, sono stati visitati per valutare il contributo fornito dall’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile. L’audit svolto dalla Corte ha riguardato il periodo compreso tra l’avvio ufficiale della Garanzia per i giovani nell’aprile 2013 e il maggio 2016.

Cosa è stato riscontrato

VI. Sebbene i sette Stati membri visitati abbiano compiuto progressi nell’attuazione della Garanzia per i giovani e abbiano ottenuto alcuni risultati, la situazione attuale, ad oltre tre anni dall’adozione della raccomandazione del Consiglio, non rispecchia le aspettative inizialmente create dall’introduzione della Garanzia per i giovani, volta a far sì che tutti i NEET ricevano, entro quattro mesi, un’offerta qualitativamente valida.

VII. Nessuno degli Stati membri visitati ha ancora provveduto affinché tutti i NEET abbiano l’opportunità di ricevere un’offerta entro quattro mesi, contribuendo alla loro integrazione sostenibile nel mercato del lavoro. Una delle ragioni di questa situazione è l’impossibilità di raggiungere l’intera popolazione NEET con le sole risorse messe a disposizione dal bilancio UE.

VIII. La Corte conclude inoltre che, nei cinque Stati membri visitati, il contributo dell’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile al conseguimento degli obiettivi della Garanzia per i giovani risultava, al momento dell’audit, molto limitato.

Cosa raccomanda la Corte

IX. Ai fini di future iniziative in materia di occupazione, gli Stati membri e la Commissione dovrebbero:

• gestire le aspettative fissando obiettivi e valori-obiettivo realistici e raggiungibili;

• svolgere valutazioni delle carenze e analisi di mercato prima di porre in essere i sistemi previsti;

X. Gli Stati membri dovrebbero:

• stabilire strategie mirate appropriate per individuare l’intera popolazione NEET al fine di registrarla;

• tracciare un quadro completo del costo dell’attuazione della Garanzia per i giovani per l’intera popolazione NEET e stabilire, in funzione degli stanziamenti disponibili, le priorità delle misure correlate da attuare;

• far sì che le offerte siano considerate qualitativamente valide solo se corrispondono al profilo del partecipante e alla domanda del mercato del lavoro e se conducono a un’integrazione sostenibile nel mercato del lavoro;

• migliorare i sistemi di monitoraggio e di reporting degli Stati membri, al fine di fornire regolarmente dati di qualità e facilitare lo sviluppo di politiche giovanili più basate su fatti concreti, in particolare la capacità di monitorare i partecipanti che escono dal sistema della Garanzia per i giovani al fine di ridurre, nella misura del possibile, il numero delle uscite con destinazione ignota.

XI. La Commissione dovrebbe:

• insieme all’EMCO, definire e proporre norme per i criteri di qualità applicabili alle offerte da proporre nell’ambito della Garanzia per i giovani;

• individuare e diffondere le buone prassi in materia di monitoraggio e reporting sulla base di un quadro completo dei sistemi in uso presso gli Stati membri;

• tramite il processo di approvazione cui sono soggetti gli emendamenti dei PO, fare in modo che gli Stati membri procedano a una valutazione globale delle caratteristiche della popolazione NEET affinché le misure IOG incluse nei PO rispondano in maniera adeguata alle esigenze dei giovani;

• rivedere i propri orientamenti sulla raccolta dei dati per minimizzare il rischio di sovrastima dei risultati. Gli Stati membri dovrebbero rivedere di conseguenza i propri dati di base e i valori-obiettivo.

 

 *Relazione speciale n. 5/2017  (presentata in virtù dell’articolo 287, paragrafo 4, secondo comma, del TFUE)

 

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