Berlino, facciamo vincere il rumore della vita

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-di VALENTINA BOMBARDIERI-

Le luci e le bancarelle. L’aria del Natale. Quell’aria che piace a tutti che ci fa tornare un po’ bambini. Le luci e le bancarelle. I bambini felici tra giocattoli e zucchero filato. Si sceglie la statuetta del presepe. La punta dell’albero o l’addobbo da mettere sopra la porta. Un centrotavola carino, quello che addobberà la tavola del cenone. La corsa agli ultimi regali.

Un uomo con la kippah passeggia con suo figlio per mano. Un piccolo bambino incantato da ogni luce e da ogni canzone di Natale che risuona in sottofondo.

Una signora è appena uscita dalla chiesa e pensa di farsi una passeggiata al mercatino. Ha ancora il rosario in mano. Prega per suo marito, che è morto tanti anni fa. Quando arriva il Natale prega tanto perché così lo sente più vicino. Quanto amavano camminare mano nella mano per i mercatini pieni di luci e di addobbi. Lo hanno fatto per quarant’anni di fila.

Accanto alla signora cammina un africano. Cerca il riso per cucinare l’agnello per Natale. C’è aria di festa a casa, la moglie ha invitato i vicini a mangiare il 25 Dicembre. Con i figli quest’anno hanno addobbato l’albero di Natale. Si ricorda quando era piccolo e addobbava gli alberi di mango. In Africa gli abeti mica c’erano.

Passeggia poco più avanti un ateo. Lui non crede ma l’aria del Natale colpisce anche lui. Passeggia tra le bancarelle. C’è odore di cioccolata calda. Qui a Berlino la chiamano “schokolade”. Difficile la scelta tra questa e il “glühwein”, il vin brûlé,

Un’altra donna ha il “hijab”, che le copre i capelli tiene per mano due bambini. Lei è musulmana e non festeggia il Natale. È da tanti anni a Berlino e i suoi figli si sono integrati nella comunità tedesca. Difficile anche per loro rinunciare ai mercatini di Natale.

Un folle lunedì sera ha guidato un camion e ha ucciso dodici persone che passeggiavano felici tra le cento bancarelle nel quartiere di Charlottenburg, nel centro di Berlino Ovest. Ne ha ferite 48, alcune sono in gravissime condizioni.

Un pachistano di 23 anni ha colpito l’Europa al cuore, con l’intento di spegnere le vite di persone innocenti con la stessa facilità con cui ha spento le luminarie del mercatino di Natale.

Un mercatino pieno di tutto quello che i terroristi odiano: il Natale, la cura e l’attenzione per i particolari, l’amore e la gioia.

Berlino e Nizza come New York, Madrid, Londra, Parigi e Bruxelles. Date e luoghi che lasciano un segno indelebili. Una nuova ondata di paura. Perché in fondo a quel mercatino potevamo esserci noi e quel mercatino non è diverso dai tanti che popolano le nostre strade in questi giorni di quasi festa, da Bolzano sino a Canicattì.

Le luci non devono spegnersi e le canzoni di Natale devono risuonare ancora più forte nelle strade, inebriate dall’odore di cioccolata calda e di vin brûlé. È il rumore della vita contro il silenzio della morte. Ancora una volta non avere paura per difendere la nostra libertà.

Valentina Bombardieri

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