L’economia da scuola elementare di Di Battista

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Il quotidiano tedesco Die Welt ha realizzato un’ intervista con l’icona pop del Movimento 5 stelle: Alessandro Di Battista. Ripresa da “la Repubblica”, ci offre uno “spaccato” dell’idea di economia (lasciamo perdere quella di governo dell’immigrazione che ricorda molto da vicino le posizioni della destra europea) che caratterizza questo partito che si candida a gestire il Paese facendo leva sulla legge elettorale che il medesimo Di Battista, sempre in questa chiacchierata, denuncia come anti-costituzionale: la coerenza non è di questo mondo. Tanto per cominciare il modello: l’economia delle piccole e medie imprese. Una “non novità”. È lo stesso che per anni è stato promosso dalla Lega Nord e che non è che abbia portato tanto benessere a questo Paese. Anzi, dato che sviluppo e ricerca vengono finanziate soprattutto dalle grandi imprese e dallo Stato (le piccole e medie utilizzano e “comprano” soltanto), in Italia siamo decisamente indietro con le conseguenze che tutti conosciamo (ma forse non Di Battista) relativamente a competitività e produttività. Ma capiamo bene che il “modello” è nel cuore più che di Di Battista, della Casaleggio & Associati. Poi ci spiega che lo sviluppo avverrà facendo leva sull’enogastronomia e sul turismo. “Il nostro petrolio”, dice con una formula che da anni ripetono anche quei vecchi politici contro cui Di Battista e il suo capo, Grillo, si scagliano tutti i giorni. Per carità, parliamo di settori rilevantissimi ma che piaccia o meno alla popstar del Movimento 5 stelle, un sistema capitalistico ha bisogno di servizi ma non può fare a meno di produrre. Anche perché i settori a cui fa riferimento (soprattutto il turismo) sono caratterizzati da una quota consistente di lavoro stagionale, quindi precario. Come “lezione d’economia” di una nuova classe di governo siamo ancora alle elementari.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

16 thoughts on “L’economia da scuola elementare di Di Battista

  1. Forse, data la sua gioventù, non può sapere che sul valore, per il nostro paese, della gastronomia e del turismo fu Gino Bartali uno dei primi sostenitori : che sia il valore del nuovo con la MUFFA.

  2. E quindi possiamo continuare ad affidarci agli illuminati che ci hanno governato così bene negli ultimi trent’anni. Son proprio bravi, si vedono i risultati.

    In un Paese che si è permesso di nominare ministri della caratura della Gelmini, a nessuno si può rifiutare un bel giro di poltrona a Palazzo Chigi.

    1. Ma fai copia incolla sempre dello stesso commenti ovunque? Sarà la quarta volta che leggo queste stesse identiche parole e questo solo nelle ultime settimane.

      1. “…Ma fai copia incolla sempre dello stesso commenti ovunque? Sarà la quarta volta che leggo queste stesse identiche parole e questo solo nelle ultime settimane….”

        Sorprendente. Un vero peccato che nelle ultime quattro settimane il sottoscritto non abbia commentato niente da queste parti. Forse scrivo la notte a mia insaputa.

    2. Il fatto che chi ci ha governato non sia stato all’altezza non fa di di battista un genio. Ci arrivi e se ne faccia una ragione, sottosviluppato.

    3. e quindi siccome sono giovani possiamo perdonare la loro incompetenza e faciloneria in discorsi strampalati?

    4. A parte che non ho scritto di averlo letto qua: sarà strano ma il termine “ovunque” stava ad indicare questa cosa ed, in ogni caso, ero ironico.

  3. lasciamo perdere quella di governo dell’immigrazione che ricorda molto da vicino le posizioni della destra europea

    Io direi che invece non è il caso di lasciar perdere, anche perché la notizia è di quelle epocali: Renzi e Mattarella, scopro qui, sono appartenenti alla “destra europea”. È una rivelazione, no?

    Leggiamo:

    In questo periodo molte persone si spostano spinte dalla guerra o dalla fame. Il fenomeno migratorio deriva da cause mondiali: occorrono regole comuni per distinguere chi ha diritto all’asilo e gli altri migranti.
    Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, discorso di fine anno 2015 (Fonte)

    Voglio dire, guardando in particolar modo alla sinistra di quest’aula: noi non possiamo più, semmai lo abbiamo avuto, avere paura di concetti come il concetto di rimpatrio. […] Nel momenti in cui si arriva in Italia senza titolo, le procedure di rimpatrio devono essere velocizzate. […] Non si fa accordi di collaborazione internazionale con chi non accetta una procedura di rimpatrio. Su questo tema forse noi in passato siamo stati troppo timidi. […] Talvolta anche nel nostro mondo c’è l’idea di dire “il rimpatrio è un concetto che fa paura”; noi dobbiamo essere seri: chi ha diritto di restare in Italia deve restare in italia […] ma allo stesso tempo la sinistra non può avere paura di concetti di rispetto delle regole che sono i concetti ai quali noi ci dobbiamo tenacemente aggrappare per evitare il rischio di un’ondata che sta mettendo in discussione l’idea stessa di Europa.
    Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, informativa in aula del Senato alla vigilia del Consiglio Ue del 25 giugno 2015 (<a href="https://goo.gl/ucYtz7"Fonte)

    Non è soprendente scoprire così, all’improvviso, che al governo, così come alla presidenza della repubblica tutta, abbiamo la destra europea?

  4. Per quanto riguarda il concetto produzione vs servizi, sarebbe utile capire a che tipo di produzione si faccia riferimento in questo articolo.

    Quella agricola è una produzione in declino in Italia, a causa del combinato disposto delle speculazioni della GDO e dell’apertura ai mercati di nazioni con la valuta debole e poche o scarse tutele dei lavoratori. Il M5S ha fatto numerose proposte ed interrogazioni in proposito, tutte depositate in parlamento e liberamente scaricabili da internet. Qui c’è un elenco dei lavori del M5S in parlamento a tal proposito, ad esempio: http://www.movimento5stelle.it/parlamento/agricoltura/author/xiii-commissione—agricoltura/

  5. ma la fondazione nenni lo sa che da 60 anni e passa di repubblica abbiamo accumulato un debito di oltre 2200 miliardi di euro…grazie a quei grandi economisti e statisti che hanno preceduto un semplice parlamentare come di battista….e forse,la fondazione nenni, abituata a ragionare in grande con luminari dell’economia .non sa che il buon senso e l’onestà sono alla base di ogni azione politica….. e forse alla fondazione nenni sfugge che in italia chiunque ha governato….per prima cosa ha messo in sicurezza il proprio benessere e quello della cricca di riferimento….. e se provassimo con onestà e buon senso a praticare l’economia da scuola elementare di Di Battista chi ce lo dice ..che non sia migliore dei grandi economisti che si sono succeduti alla guida dei dicasteri economici di questo paese………… così tanto per informarvi vi ricordo che il debito pubblico di questa italia cresce di 7 milioni l’ora e non certo per le esternazioni di DI Battista

  6. Già il fatto che non si parli più che bene dellle PMI mi sciocca molto. Ma chi ha scritto l’articolo un pupillo della multinazionali?

  7. abbiamo il genio della finanza qui…e chi sarebbe a trascinare l’economia italiana…l’ilva, finmeccanica o forse Fiat?
    ma fatemi il piacere.

  8. L’economia delle piccole medie imprese non ha portato benessere al paese? Ma chi Cazzo ha scritto sto articolo? Le PMI sono state la forza del paese, sono i grandi e le multinazionali che hanno reso i dipendenti schiavi e politiche aziendali da “Usa e Getta”!!!! Non scherziamo!!! “Sono le grandi imprese che finanziano la ricerca…” cazzata immensa: abbiamo PMI che detengono brevetti internazionali (nel nostro piccolo paese abbiamo esempi di eccellenze nel loro campo)… Le Pmi, non fossero subissate da tasse dirette ed indirette (Obblighi assurdi introdotti dal governo per le super-aziende, applicate a piccole officine con 4 dipendenti), sicuramente spenderebbero più in ricerca e sviluppo. Non voglio dilungarmi su storia dell’economia ma il sistema tedesco ha sempre “odiato” le nostre PMI perché non riusciva a concepire come un sistema di così piccole “Azienducole” riuscisse a metterlo nel Culo alle loro mega multinazionali… Condivido con l’articolo la bassa produttività media… ma ricordo che in alcune zone d’italia abbiamo una produttività migliore di quelle tedesche! Non sono del M5S e ho parecchi punti di vista contro Di Battista, ma nell’articolo sono riportate delle bestialità da parte tedesca che la metà ne basta..

  9. Da ex simpatizzante ed elettore 5S Vi posso assicurare che questo movimento non fa fede ad 1 delle cose che dice.
    Segue solo l’onda emozionale del momento della gggente.
    Secondo il programma 5S, il Senato avrebbe dovuto essere abolito, ma hanno votato NO solo per andare contro il Governo Renzi.
    A loro importa solo far caciara ed avere visibilità che porta soldi al Blog, no altro.
    Peccato, perchè nel Movimento ci sono persone brave e capaci, ma sono messe da parte o buttate fuori in continuazione perchè non eseguono gli ordini e le follie del padre padrone Grillo

    1. Secondo il programma 5S, il Senato avrebbe dovuto essere abolito,

      Puoi indicare in quale parte del programma è scritta questa cosa?

      ma hanno votato NO solo per andare contro il Governo Renzi

      Bello spacciare proprie opinioni per fatti, peccato che le cose stiano diversamente da come dici, ed è documentato in ogni dove, a cominciare dal fatto che la riforma non aboliva affatto il senato (ma l’hai letta, almeno?). Questo tuo post è la prova che si può essere ex-qualcosa ed essere comunque peggiori di quel qualcosa.

  10. Analisi interessante, evidenzia il fatto che siamo dentro una società repressa da tendenze condotte da questioni di una pochezza assoluta e ad esclusivo appannaggio all’effetto slogan!

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