Le parole d’autore di Nenni: energia

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Nella immagine: Giuseppe Scalarini, “Dalla cascata delle circolari di Bonomi l’Agraria estrae l’energia elettrica per far girare la ruota fascista” (Avanti!, 29 dicembre 1921, da scalarini.it)

– DI FRANCESCA VIAN –

Oggi non vi propongo un neologismo di Pietro Nenni, ma una parola a cui egli assegnò un valore speciale, “energia”, in netta controtendenza con l’uso decadente che ne fecero invece i suoi contemporanei di cultura fascista. Energia fu infatti una parola chiave degli scrittori fascisti, con cui essi designavano la “potenzialità attiva (…) come valore irrazionalistico, simbolo di vita – la vita degli istinti e della natura, del ‘selvaggio’ – ove per non vita si intente anche e soprattutto la lucida calma della ragione” (Giovanni Lazzari, Le parole del fascismo, Roma, 1975). Questo uso della parola energia era cominciato già qualche anno prima del fascismo, con Pascoli, D’Annunzio e Marinetti che collocavano la parola energiaall’interno di un campo semantico vitalistico nel frequente sintagma ‘energia vitale’” (Lazzari, opera citata).

Nello stesso periodo, Pietro Nenni dà ad “energia” ben altro significato, coerente con i suoi valori e con la sua visione della vita, volta a combattere per il miglioramento della vita umana, senza perdersi in mitologie “vitalistiche”, quando la “vita” era ben dura per i più.

Energia è per lo scrittore socialista, il carburante ideale che il rivoluzionario impiega nella lotta; è forza generativa di trasformazione, cambiamento, rivoluzione. E’ un’energia che non si spende dunque per se stessi, narcisisticamente, come negli scrittori fascisti, ma per gli altri, con uno sguardo volto al futuro, cioè anche a noi, che avremmo abitato il domani.

L’uomo è pur sempre il soggetto più attivo della storia; dall’energia con cui esso affronta la lotta per la trasformazione della società dipende il successo” (Pietro Nenni, Avanti!, 22 marzo 1925).

“nel contatto con la realtà il Partito darà la misura della sua forza e della sua energia rivoluzionaria” (Pietro Nenni, Avanti!, 4 gennaio 1922).

impiegare ogni energia, ogni momento, ogni uomo per la lotta partigiana” (Avanti!, 15 dicembre 1943).

L’energia ci permette di affrontare la tragicità dei tempi, perché il soffio ideale non si spegne.

Bisogna avere la forza e l’energia per restare in piedi nella tormenta” (Avanti!, 30 settembre 1922).

Energia è fatica quotidiana: in tal senso, il 15 dicembre 1943, Nenni scrive che “l’energia creatrice del lavoro” è “l’unica forza capace di porre le basi della ricostruzione”.

L’energia creatrice del popolo” è anche un’espressione dello scrittore francese Elie Faure (L’esprit des formes, 1927, p.94); “L’energia perseverante, la volontà costante” si trova nello scrittore francese di sinistra André Malraux (Les Conquérants, 1928, p. 54), fautore di una sorta di filosofia dell’uomo come risposta alla bestialità dei tempi. Nenni è dunque in sintonia linguistica più con l’‘energia’ dei suoi contemporanei francesi che di quelli italiani.

Energia è una voce presente anche in latino, ma deriva dal greco, e giunge all’italiano attraverso il francese “énergie”.  Deriva da enérgeia ‘forza, efficacia’, composto di én, cioè ‘in’ ed érgon, cioè ‘opera’; dentro le opere, dunque: l’energia è il soffio che ne ispira e ne permette l’edificazione.

L’accezione che Nenni conferisce a Energia quindi si inquadra bene nella sua personalità politica: nella percezione radicata della tragicità dei tempi che si stanno vivendo, l’energia è la risorsa interiore di idealità, di passione, di vigore, per affrontare questi tempi, per non esserne sopraffatti. Ecco allora, e qui arriviamo proprio al nocciolo non solo della politica, ma anche della poetica di Nenni, che le sconfitte non sono motivo di disillusione, ma danno la forza per continuare a combattere, prefigurano tempi nuovi, alimentano l’energia rivoluzionaria, un’energia che soffierà la sua forza di trasformazione, tanto più energicamente quanto più duramente i tempi metteranno alla prova; in Nenni, infatti, la fede che i tempi possano essere cambiati e la fiducia nel domani non subiscono battute d’arresto.

Possa il sangue degli operai caduti, centuplicare le energie dei combattenti. In ogni caso né l’esempio, né il sacrificio sono stati vani, e nel sangue dei caduti germoglieranno i fermenti della nuova era rivoluzionaria” (Avanti!, 17 febbraio 1934, non firmato, ripubblicato in Pietro Nenni, La battaglia socialista contro il fascismo, 1977).

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One thought on “Le parole d’autore di Nenni: energia

  1. Molto bella questa puntata!Energia,parola che come dici si adatta benissimo ai tempi attuali.
    Speriamo che il popolo italiano continui ad averne tanta per non capitolare. E’ un periodo storico
    molto particolare e probabilmente i nostri nipoti lo studieranno sui libri di storia. Ciao Licia

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