-di GIANNA GRANATI-
Sono la nonna di Matteo, un ragazzo di quindici anni. Oggi abbiamo visto insieme la sfilata celebrativa del due giugno, festa della repubblica. Mi ha fatto alcune domande che ho ritenuto che potessero avere esauriente risposta dall’articolo di Luigi Offeddu sul Corriere della Sera. Dopo aver letto l’articolo e lo stelloncino di pubblicità del volume di Dino Messina “2 Giugno 1946, La battaglia per la repubblica” Matteo era sconcertato. Le domande erano diventate un fiume: ma in Italia erano presenti solo due partiti, il Partito comunista e la Democrazia cristiana? I due leader, il democristiano De Gasperi, e il comunista Togliatti avevano una linea univoca sul referendum istituzionale? A proposito di Togliatti – accidenti alla buona memoria dei giovani! – tu mi avevi parlato della “svolta di Salerno” che aveva annullato tutte le spinte repubblicane fino ad allora espresse dal suo partito!
E i socialisti, con alla testa Nenni, che sempre tu, mi avevi presentato come un irriducibile repubblicano, secondo quanto letto, non esistevano e mi avevi detto che erano il secondo partito! Quel famoso slogan nenniano “O la repubblica o il caos” è una tua invenzione?
Nonostante la mia età, mi sono arrampicata sulla scala per prendere in cima alla libreria il “Il Vento del Nord” rimediando, almeno per mio nipote, ad una evidente e malevola disinformazione.
E io se possibile sono più socialista “nenniana” di prima.