Cambia il Trasporto Pubblico Locale?

-di ANTONIO TEDESCO-

«Chi evade le tasse compie un peccato», così ha parafrasato recentemente il Vaticano, inaugurando un nuova stagione di “catechesi”, particolarmente attenta al fisco.

La stretta sui “Portoghesi” (Così a Roma vengono chiamati gli evasori dei biglietti. Tutto risale al lontano 13 gennaio del 1732, quando ci fu ‘inaugurazione del Teatro Argentina alla quale tutti i cittadini portoghesi residenti a Roma avrebbero potuto partecipare senza pagare. Diversi romani si dichiararono portoghesi.) contenuta nel Testo Unico sul TPL del Ministro Madia sembra finalmente invertire una tendenza che sembrava irreversibile. Si interviene in un settore parecchio malandato e trascurato del nostro Paese.

La misura ha l’obbiettivo di rilanciare la lotta all’evasione nel settore del trasporto pubblico. Quindi, a regime, chi viaggia senza biglietto rischierà una sanzione pecuniaria da definire fino a 200 euro.

Inoltre i cittadini a bordo del bus troveranno telecamere e «agenti ed ufficiali aventi qualifica di polizia giudiziaria, secondo un programma di supporto agli agenti accertatori». Ma ad essere punite saranno anche le ditte che gestiscono il TPL che dovranno risarcire il cittadino in caso di disservizio(cancellazioni, ritardi, etc.).

Un piano di responsabilizzazione “collettiva”con l’obiettivo precipuo di intervenire con decisione sull’inefficienza e sulle perdite economiche del TPL, una piaga per molti comuni italiani.

Il principale obiettivo del Ministro è recuperare 400-500 milioni di euro di evasione tariffaria. Bene Ministro, ma il nostro auspicio è che la misura sia propedeutica ad un rilancio e al potenziamento del TPL. Le risorse recuperate dovranno essere investite in Bus elettrici e i misure per avvicinare l’Italia agli altri Paesi europei avanzati.

Da una parte è necessario insegnare, soprattutto ai giovani(partendo dalla scuola), il rispetto delle regole, dall’altra bisogna intervenire massicciamente per migliorare la qualità del TPL. A Roma, per fare un esempio, si procede a 13 chilometri orari e spostarsi diventa un viaggio infinito. È più semplice e rapido andare a Firenze che a Tor Pignattara…

Antonio Tedesco

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