Mentre in altri Paesi europei le novità elettorali si rivelano soprattutto a destra, compresa l’Italia con Cinque Stelle e Salvini, in Grecia (ma con i suoi guai Tsipras si può definire “di sinistra”?) e in Spagna le novità sono di sinistra. Specie in Spagna ove il successo di “Podemos” è clamoroso.
Ma tornando a noi le “novità” non solo solo Grillo e Salvini, la più grossa è silente come un cancro: l’astensionismo.
Quando si è votato, con grande pena, non sono andato a votare perché non mi sento rappresentato da nessuna lista, ma non ho votato anche perché il Ministero dell’Interno non pubblica quante sono le schede bianche e nulle, come se quelle non fossero una manifestazione di volontà politica, una scelta: non mi sento rappresentato da nessuno.
Tra pochi giorni conosceremo i risultati delle regionali in sette importanti regioni: se la percentuale dei votanti sarà meno della metà degli elettori quale valore etico-politico avranno quelle elezioni?
Ovviamente le amministrazioni si insedieranno, gli amministratori percepiranno cospicue prebende. E noi ci sentiremo esclusi ma non responsabili. E chiunque vincerà avrà il “potere” e le prebende, ma non la rappresentanza.
Perchè in Italia non “podemos” trasformare il bisogno di rappresentanza e di una nuova politica in un vasto movimento?
L’unica area tradizionale e connaturata alle democrazie capitalistiche è il socialismo: il più assente, muto, inerte.
Giuseppe Tamburrano