Destra e sinistra all’italiana

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Oltre un milione di lavoratori , disoccupati e pensionati si sono riuniti a Piazza San Giovanni per manifestare contro il Governo Renzi. È la CGIL di Di Vitorio che partecipa contro il Governo di Togliatti? Fuori di metafora vi è uno scontro duro tra il sindacato di sinistra ed il Governo di sinistra. Situazione paradossale!

Ad un’analisi sociologica risulta che la CGIL è la “vecchia” sinistra e il Governo(della Leopolda) è la nuova destra. Non intendo dare ai due termini significati storico-ideologici ma pienamente contenutistici. La parola “destra” non ha significato sempre “reazione”, ricordiamoci il Risorgimento, Cavour e la destra storica. Come la parola “sinistra ” non ha sempre significato progresso: ricordiamoci Stalin. Ci sono esempi di uomini di sinistra che hanno fatto una politica di destra: l’Economist definì Tony Blair “una signora Thatcher in disguise”.

Si tratta ora di capire se l’Italia ha bisogno di una destra moderna o di una sinistra “antica”.

Non è facile rispondere perchè se alla manifestazione della Camusso hanno partecipato 1.200.000 persone, il PD di Renzi ha ottenuto il 40,8% alle recenti elezioni europee. Non è facile dare dare una risposta ai quesiti. Mettetevi nei panni di Epifani il quale non sapeva se andare alla Leopolda(è stato segretario del PD renziano) o a Piazza S. Giovanni(ed è stato a lungo segretario della CGIL).

In conclusione, noi non abbiamo una sinistra politica. Gli altri paesi europei ce l’hanno, anche se è una sinistra di facciata.

Renzi aumenterà il suo score, di quel poco che manca alla maggioranza assoluta (si tenga conto che alle elezioni europee ha votato la metà degli elettori iscritti)?Guarderà all’elettorato finora berlusconiano accentuando il suo distacco dalla sinistra tradizionale? Questa sinistra romperà con Renzi prendendo caratteri che sanno di un vecchio massimalismo riverniciato?

Mi pongo interrogativi e non so dare una risposta. Mi aiuterà qualche nostro elettore?

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

4 thoughts on “Destra e sinistra all’italiana

  1. Caro Siano ho letto l’articolo che mi hai segnalato. Chi si nasconde dietro il Barone Rosso? Se riesci a coinvolgerlo per il nostro Blog fai un’opera buona. e tu scrivi più spesso!!
    grazie
    un caro saluto
    GIUSEPPE TAMBURRANO

  2. Ci vuole semplicemente una sinistra, che non c’è da tempo. C’è in giro dagli anni novanta, ma non solo in Italia, un liberismo travestito da socialdemocrazia, perchè la vera socialdemocrazia si vergogna di dire e fare cose che fino a ieri era orgogliosa di dire e di fare. Con la caduta del muro non è caduto solo il bolscevismo, è caduto anche il modello socialdemocratico dell’occidente europeo, quello che ha garantito nel dopoguerra 30 anni di benessere e di miglioramento sensibile delle condizioni di vita della stragrande maggioranza della popolazione. Hanno vinto i padroni, punto, e la loro “narrazione” è diventata quella cool, affascinante persino per le sue vittime. Hanno pure il coraggio di chiamarla “modernità”,quando è una roba che puzza a distanza di prima rivoluzione industriale.

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