-di GIANNA GRANATI –

La Fondazione Nenni arricchisce la sua biblioteca curando in modo particolare l’ acquisizione di opere che riguardano la sinistra.

Ha,pertanto, ovviamente, acquistato il volume di Carlo Galli “Sinistra. Per il lavoro, per la democrazia”, edito da Mondadori. Era sufficiente il titolo per ritenere il volume totalmente in linea con gli interessi della Fondazione.

Non voglio entrare nella discussione delle tesi del libro. Voglio solo sottolineare che a pag. 66 l’autore scrive: “La sinistra italiana, evidentemente non nasce nel 1945…… Annovera nel suo passato, fra gli altri Costa, Prampolini, Turati, Salvemini, Gobetti, Amendola, Mondolfo, i fratelli Rosselli, Buozzi, Basso, Morandi; e Labriola, Bordiga, Graziadei, Tasca. Oltre che, ovviamente, Gramsci.” Nell’elenco non c’è traccia di Nenni.

Anche nell’indice dei nomi Nenni non è citato. Eppure è difficile nonriconoscere il ruolo di Nenni nella sinistra.

E’ ovvio che si può discutere l’azione politica di Nenni, con le sue luci e le sue ombre. Ma cancellarlo dal novero della sinistra mi sembra incredibile, proprio tenendo conto del titolo del libro: “Per il lavoro, per la democrazia”.

                                                                            Gianna Granati