Attendendo il risultato

Mentre scrivo nessuno sa come andranno queste elezioni politiche e regionali. Una cosa mi sembra sicura: la sconfitta di Berlusconi e la fine del berlusconismo, almeno di quello ufficiale. Ma può anche darsi che mi sbagli. Si sono clamorosamente sbagliati i sociologi quando davano per morto, ad esempio, il comizio. Grillo ha inventato lo Tsunami-tour ed ha riempito ovunque le piazze. Basterà per avere il grande risultato che gli viene pronosticato? Ricordo Nenni che una volta disse: “Abbiamo avuto le piazze piene e le urne vuote”. Ricordo, più di recente, Veltroni che riempì le piazze, ma non le urne, anche se non andò niente male (però non vinse).
Se Berlusconi perde e non c’è bisogno del Pdl per una peraltro improbabile grande coalizione (meglio rivotare), lo squagliamento su quel versante potrebbe essere grande. In ogni caso bisogna che il Pd tenda il punto, si giochi bene il ruolo di partito strutturato, consolidato dalle primarie. E’ il solo perno possibile nel futuro Parlamento che potrà essere un magma di inesperti.
Un altro errore madornale l’hanno compiuto quei media, a partire dal Corriere della Sera, che hanno di continuo contrapposto Tecnici e Politici. Buoni, anzi ottimi i primi. Brutti, sporchi e cattivi i secondi. Articoli su articoli, inchieste (?) su inchieste per dimostrare l’assunto. Monti era l’optimum, il solo ascoltato in Europa (ma Prodi non l’ascoltavano a suo tempo?), il solo capace di toglierci dalla palude, dall’orlo del baratro. Mentre i politici, i partiti, ci avrebbero fatto finire chissà dove…Risultato di questi attacchi quotidiani contro la politica, contro i partiti: una “guazza” (come si dice dalle mie parti) incredibile data non a Monti – che fra l’altro si era alleato con Fini e Casini cioè con due politici molto “vecchi” – ma a Grillo e al M5s. Apprendisti stregoni, giornalisti con poca cultura politica e con ancor meno cultura storica. Non lo sapevano che gli italiani sono forti nella denuncia e deboli nella proposta, che il massimalismo ha sempre, o quasi, pagato, purtroppo, molto più del riformismo? I massimalisti del Psi arrivarono al culmine della loro forza dopo la prima guerra mondiale ed elessero segretario, nel 1919, nientemeno che quella testa confusa di Bombacci. Al paese, in Romagna, Nicola Bombacci aveva un fratello anarchico che continuò a commentare: “E mi fradèl? A l’è un Bambòz”, mio fratello? è un Bamboccio, giocando sul cognome di famiglia…Bombacci, come si sa, finì con Mussolini a Salò e poi a Piazzale Loreto.

Vittorio Emiliani

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

One thought on “Attendendo il risultato

  1. Davvero il primo nemico è il “massimalismo”, e NON la reazione e il potere oligarchico? Perché poi il massimalismo qualche volta ha anche ragione nell’indicare che alcuni nodi gordiani vanno tagliati, e che chi si illude di fare la frittata o le riforme senza rompere qualche uovo poi finisce per non fare né la prima né le seconde, accreditando l’idea di essere ancora più illuso e visionario dei “massimalisti” stessi.

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