Caro Babbo Natale,
sono sessant’anni che non ti scrivo, perdonami, ma per favore se puoi portami un paio di regali.
Un centrodestra che non porti il marchio di Arcore, ma in larga parte quello di Mario Monti.
Certo sarebbe un problema in più per me elettore di sinistra sperare in una vittoria completa alle prossime elezioni politiche, ma avere come leader del centrodestra il professor Mario Monti, anche nel futuro prossimo venturo, significherebbe liberare la sinistra da un comodo bau-bau e dare al Paese comunque un’altra chance. Perdonami se ti rubo tempo, ma mi spiego meglio.
Il Cavaliere in questi venti anni ha aggravato la malattia endemica di una parte preponderante della sinistra italiana, quella che per comodità possiamo chiamare del PCI-PDS-DS ed eredi, quella dei ‘girotondi’, dei magistrati entrati in politica, dei ‘verdi fuori ma rossi dentro’. Questa malattia si chiama ‘nemico da abbattere’, origine di tutti i mali, fonte di ogni nequizia. Questa malattia produce settarismo, estremismo, velleitarismo, incapacità conclamata ad esprimere un’alternativa di governo che sia riformista, gradualista, socialista. Tra il nero e il bianco, c’è un’infinità di sfumature di grigio, ma la malattia impedisce di vederle.
Berlusconi, che è un bel marpione, la conosce perfettamente ed infatti ci ha costruito sopra tutte le sue campagne elettorali. La destra da lui concepita nasconde le sue magagne dietro lo schermo dei ‘comunisti’ mentre la sinistra di cui sopra, a forza di giocare al ‘più uno’, si frantuma e si autoesclude dal governo (chi ha dimenticato la tenaglia antiprodiana del duo Rossi-Turigliatto?).
Se mi porti questo regalo e il centrodestra si ritrovasse attorno a Monti, in caso di perdita alle elezioni, almeno avrei la consolazione di sapere che l’Italia sarebbe ‘governata’ al contrario di quanto è accaduto con Berlusconi, per vent’anni o quasi. E l’Italia ha un bisogno disperato di avere un governo che governi.
Il secondo regalo che ti chiedo è di avere una sinistra che la smetta di impartire lezioni pretendendo di avere la Tavola delle leggi in tasca. Al contrario di quanto afferma D’Alema, Monti nell’accettare l’incarico ‘tecnico’ aveva con ogni evidenza un vincolo temporale, quello appunto delle elezioni 2013. Il PD ha giustamente deciso di sostenerlo, ma fino alla scadenza del mandato. Se il governo viene licenziato da una parte della sua maggioranza, inevitabilmente il presidente del Consiglio riacquista la sua libertà politica. E che dovrebbe fare sennò, il ‘tecnico’ a vita?
La sinistra che vorrei in regalo dovrebbe occuparsi di fare la sinistra, di capire cioè come si può coniugare l’equità con il pareggio di bilancio, la crescita economica con il debito pubblico, la sanità con i conti delle Regioni, il trasporto pubblico con quello privato, la difesa dell’ambiente con le esigenze energetiche, l’autonomia della magistratura con una giustizia ‘giusta’ (e tempestiva soprattutto), la laicità dello Stato con la libertà di religione e di credo, e altre bazzecole che non sto qui a ricordarti, ma che tu ben conosci.
Se poi ti avanza qualcosa, per favore elimina dai regali da consegnare, certe ’narrazioni’ che dicono tutto e niente, che fanno tanto ‘sinistra’ modello ‘Che’ Guevara, eccessi verbosi che confondono i termini dei problemi anche se producono facili consensi elettorali.
E io ti prometto, come ha spiegato l’ottimo Benigni l’altra sera in Tv, di continuare a difendere la Politica e la nostra bella Costituzione.
Carlo Correr