“Utopia madre del vero”

“Gli utopisti indicano la strada che percorreranno i saggi”, dice una antica massima. Io aggiungo: “se i saggi sopravverranno”. Ricordate Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni? Ricordate il Manifesto di Ventotene? Questi utopisti volevano cominciare la costruzione dell’Europa dal basso, dalle comuni istituzioni democratiche dotate di potere sopranazionale perchè sostenevano che se non si costituisce un potere centrale, emanante dal basso, nessun organo burocratico e settoriale potrà prendere decisioni solide e durature. E’ utopia reclamarono i realisti, i “politici”, perchè non è possibile mettere insieme stati e popolazioni diversissimi: si può fare solo l’Europa possibile. E si è fatta la moneta unica tra 17 paesi, si sono eliminate le frontiere e tutti circolano liberamene comprando o vendendo con la stessa moneta. Si è fatta un’Europa turistico monetaria.

Poi è arrivata la crisi e ciascuno stato si è trovato si è trovato solo. La Germania forte della sua economia e della sua germanità e gli altri stati padroni solo di se stessi, esposti ai flussi e alla speculazione finanziaria e privi degli strumenti coi quali si erano difesi prima dell’Euro, ad es. la svalutazione della moneta.

E così lo strumento comune, l’Euro, è diventato una comune debolezza. Muoversi con esso è un handicap. La Germania ha preteso un fiscal compact perchè non può svenarsi per altri stati come la Grecia. Si sono escogitati rimedi tampone, come il rifinanziamento bancario da parte della BCE. Ora si propongono sistemi perchè il rigore monetario tedesco non strozzi la crescita europea provocando recessione.

La Grecia probabilmente uscirà dall’Euro, forse anche la Spagna. E l’Italia?

Torniamo agli utopisti i quali gridavano al vento: la costruzione unitaria dell’Europa deve cominciare da un organo deliberante centrale democratico, da organi esecutivi comuni, perchè se un settore entra in crisi ci debbono essere organi decisionali europei in grado di intervenire, si tratti della crisi della moneta, dell’armamento comune, della politica estera, della politica economica – e non solo, agricola- che decidano su tutte le materie europee, dalle quote latte all’intervento in Afghanistan o in Libia. E Berlusconi che non ha mai proposto una Banca europea con i poteri della Federal Reserve ora gigioneggia proponendo che la Zecca batta moneta.

Aveva ragione il poeta: “Oh utopia madre del vero!”

Giuseppe Tamburrano

fondazione nenni

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