Un “vecchio compagno”

 Negli anni del socialismo nenniano, il PSI aiutava e dava ospitalità ai compagni perseguitati nel loro paese (pratica proseguita da Craxi). Tra questi vi era Mario Soares, esule dal Portogallo che gemeva sotto la dittatura di Salazar.

Soares era un socialista moderato, un socialdemocratico, un personaggio stimato ma criticato per le sue idee.

Sul Corriere della Sera del 7 maggio è apparsa una sua intervista sulla vittoria di Hollande. Oltre alla sua lucidità – ha 87 anni – mi ha colpito la sua coerenza. E’ sempre socialdemocratico ma le sue opinioni che al tempo di Nenni sembravano “revisioniste di destra”, più moderate di quelle di Saragat, oggi sembrano rivoluzionarie. Ecco un brano dell’intervista: “Questa è la crisi dell’ideologia neo-liberale. Nasce da un capitalismo che ha rinunciato a produrre e che ha puntato tutto e solo sulla finanza”.

Si potrà obiettare che anche Tremonti nel suo “Uscita di sicurezza” critica lo Stato che invece di “mettere sotto” la finanza si fa “mettere sotto” da essa. Ma quello di Tremonti sa tanto di caso estemporaneo, di “nouvelle pensée”. Quello di Soares è un caso di di coerenza.

Li immaginate dirigenti del PD di provenienza comunista che ai tempi di Nenni trattavano i Soares come social-traditori, fare affermazioni come quelle dell’ex presidente (due volte) della Repubblica lusitana, e adottare una politica coerente?

Questo blog si ispira a quelle idee che se assunte da quella che una volta si chiamava “sinistra” potrebbero date vita ad uno schieramento alternativo allo stato delle cose: le quali – rebus sic stantibus – possono portare alla rovina greca: tra grillini e astensioni da una parte e cedimento strutturale delle forze conservatrici liberali dall’altra si può aprire un vuoto di democrazia che “forse” solo Dio sa come finirà.

Giuseppe Tamburrano

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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