L’incombente fantasma della socialdemocrazia

Non lo sapevate, ma un fantasma si aggira per l’Italia, dalle Alpi al Lilibeo, ed è il fantasma incombente (?)della socialdemocrazia. Ogni volta che si riaccendono le discussioni sulla identità del Partito Democratico, subito saltano su alcuni cattolici o ex dc (Fioroni, Castagnetti, la Binetti no, perché per fortuna se ne è andata con Rutelli all’API che però non è la nota raffineria anconetana) protestando che loro non vogliono continuare a guardare indietro, cioè alle socialdemocrazie le quali rappresentano il passato, ma avanti verso un radioso futuro democratico (do you remember Wuòlter Veltroni, quando si autodefinì “clintoniano”?). E quando Pier Luigi Bersani compie un passo per noi saggio e per loro invece avventato di andare a Parigi per stringervi una sorta di patto europeo col socialista francese Hollande e col socialdemocratico tedesco Gabriel, subito gridano alla forzatura “socialista” del PD che del resto avrebbero voluto rigorosamente fuori dal PSE per non confondersi, guai mai, col “passato” socialista-laburista-socialdemocratico. Eppure l’unica alternativa europea – tanto reale quanto urgente – al centrodestra di Merkozy è rappresentata da socialisti, in senso lato, e verdi, ma sembra che non importi.

Lo spettro della socialdemocrazia si riaffaccia quando si riaccende il dibattito sugli ultimi anni di Antonio Gramsci. Ora, che dopo la Svolta staliniana fosse fuori dalla linea del Partito – come lo furono dichiaratamente Terracini, Silone, Camilla Ravera (cacciati dal Pci) e, addirittura perseguitati ed espulsi per questo, Leonetti, Tresso e Ravazzoli – proprio non ci piove. Ma fuori dal Pci perché “socialdemocratico” (mi raccomando le virgolette), mai e poi mai. Non viene accettato, in alcun modo. ci si rivolta pure contro. Anche dopo la biografia, ormai lontana, di Peppino Fiori, la prima veritiera. Resta il fatto che Gramsci fu anche fisicamente aggredito da taluni “compagni” nel carcere speciale di Turi e malmenato. E che il solo che gli fu veramente vicino in quei giorni amarissimi fu, guarda caso, Sandro Pertini.

Vittorio Emiliani

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

One thought on “L’incombente fantasma della socialdemocrazia

  1. “Eppure l’unica alternativa europea – tanto reale quanto urgente – al centrodestra di Merkozy è rappresentata da socialisti, in senso lato, e verdi, ma sembra che non importi.”

    EUROPEA qui sembra la parola decisiva. Le appartenenze, fedeltà e modelli del PD si situano non da oggi, quanto e più quelli della destra con cui fa a gara come “primo della classe” nel nostro ceto politico coloniale, al di là dell’Atlantico.

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