Una risposta a Mastrolia

Caro Nunzio, la tua risposta mi ricorda l’adagio giuridico latino: causa causae est causa causati.

Nelle società organizzate, dopo Atene, all’origine vi è sempre la politica: nella polis andropos esti politicos. Ma dentro questo quadro vi sono vari gradi e livelli di responsabilità. Dunque, teniamo in disparte la politica, lo Stato, la legge e chiniamoci ad esaminare i processi socio-economici che nel quadro di quella Politica, di quello Stato, di quelle leggi si svolgono concretamente. Indubbiamente la decisione di lasciare il mercato senza freni – laissez-faire – è della politica, cioè della classe che ha il dominio (nel senso gramsciano), ma in quel quadro ci sono azioni e reazioni di “secondo livello” che formano la trama e la dinamica della vita quotidiana.

Facciamo un esempio. Il Governo – la politica – aumenta le tasse; e l’aumento delle tasse produce una crisi recessiva. La causa è l’aumento delle tasse e solo indirettamente della politica generale del governo.

E veniamo a noi. Io non sono favorevole a restrizioni del libero mercato; credo a un libero mercato che sia, spontaneamente o perchè stimolato, al servizio dei fini democraticamente decisi dalla maggioranza. Credo al “libero mercato in democratico Stato”. Non vi è opposizione: o Stato o mercato, ma collaborazione: stato e mercato.

Dunque non sottilizziamo sulla causa prima e dedichiamoci a difendere le nostre idee socialiste. Del resto, come spesso accade, noi polemizziamo ma non ci accorgiamo di essere d’accordo.

Giuseppe Tamburrano

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

One thought on “Una risposta a Mastrolia

  1. Sono d’accordo con Tamburrano: collaborazione stato e mercato.Siamo socialisti! Di questo si ha bisogno. Ma non c’è una linea socialista europea in grado di contestare le scelte del cosiddetto governo europeo, che sono di destra , necessarie per difendere l’euro ma senza pari imposizione di equità nelle manovra anti deficit.

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