Tutti i commentatori dei referendum hanno posto, giustamente, l’accento sul fatto che nella totalità delle Regioni italiane si è superato l’altissimo (e unico in Europa) quorum del 50,1 %. E’ rinata in Italia la partecipazione dal basso che sembrava tramortita, annichilita e che dal versante berlusconiano veniva ormai schernita. Ci pensava Lui, il deus ex machina, altro che i cittadini col voto. Restituito il voto agli italiani (che alle politiche non possono scegliere più uno straccio di candidato), questi ne hanno fatto un uso di massa inaspettato e generalizzato, sia pure con percentuali diverse. Importantissimo che si sia risvegliato il Nord-Est cloroformizzato, sino a ieri, dagli slogan e dai richiami primordiali della Lega. Importantissimo che tutto il Nord abbia ripreso slancio e voce, a cominciare da Milano, fondamentale, dal secolo dei lumi in qua, per la storia e per la cultura del nostro Paese.
A Milano, per l’appunto, dopo un voto amministrativo che ha sancito la fine di un quasi-ventennio fra i più deprimenti (ma già l’era pillitteriana non era stata divertente), si votavano anche dei referendum comunali per i quali bastava il quorum del 30%. Ebbene sono stati votati dal 49 % degli aventi diritto nonostante una forte campagna per l’astensione da parte del centrodestra inclusa la potente CL col Formigoni in testa. Ebbene, anche qui i risultati sono stati eccellenti. Come si ricorderà l’inconcludente centrodestra aveva prima seminato, con Albertini, di parcheggi in sotterranei, ora semideserti, il centro di Milano (incluso il sagrato, in pratica, di Sant’Ambrogio) e minacciato a fondo la stessa bella Darsena dei Navigli, poi con lady Moratti aveva tentato di imitare (pallidamente) le città come Londra, ai tempi di Livingstone “the Red”, e di Stoccolma istituendo un Ecopass a pagamento per gli automobilisti diretti in centro…Una bella contraddizione. Fra gli ultimi referendum ce n’era uno che proponeva un serio Ecopass completato da km e km di piste ciclabili e da altri utili servizi. Ebbene, ha ottenuto l’85 % dei Sì da parte di cittadini che vogliono ridurre lo smog da traffico, respirare un’aria migliore, riprendere a fare del moto sulle due ruote, rendere più vivibile il centro della città. Un altro segnale, mi sembra, di risveglio in una città-guida ridottasi negli anni passati ai “danèe”. Un po’ poco, e ne pativamo tutti.
Vittorio Emiliani