L’enigma

 La morte di Bin Laden non ha provocato grandi reazioni violente. E forse è stata del tutto inutile perché Bin Laden era ormai fuori dal circuito terroristico.

E di Al Quaeda che ne è? C’è una rete: questo è certo. Ma quanto sia interconnessa e centralmente diretta, e quanto formata invece da monadi con radici locali è difficile dire. E’ certo che non è più molto attiva. Si direbbe in “sonno”. Un fatto è sicuro: per ora non ha reagito alla uccisione di Bin Laden: fin ora! Forse perchè ha perso vigore, o ragioni di esistere: è un fatto che dopo l’11 settembre la sua azione terroristica contro il Grande Satana si è affievolita anche perchè non ha spazi operativi a causa del controllo capillare occidentale e specie americano.

Nello “scontro di civiltà” ci sono fenomeni nuovi che possono portare non dico ad un incontro, ma ad una coesistenza più o meno pacifica.

Mi riferisco al “risveglio arabo” e ai tentativi di dialogo tra le due Palestine, Hamas e Fatah.

Ma in questi nuovi contesti ci aggiriamo alla cieca. Che cos’è il “risveglio arabo”? Chi vi è dietro e dentro? In Egitto ha portato, bon gré, mal gré, ad un regime di generali più aperti di Mubarak alle forze e alle idee del fondamentalismo dell’Iran e di Hamas. In Tunisia non si capisce bene che cosa succeda. In Libia ad un intervento della Nato che fa vittime civili ma è privato dall’ONU delle gambe militari per avanzare e vincere. Gheddafi ha poco a che fare nei fatti con il fondamentalismo islamico e la sua satrapia è in gran parte tribale. Ma i suoi nemici chi sono, che cosa sono? Tutti, in gran parte o solo in una certa misura, combattenti per il modello occidentale? Il quale è rappresentato soprattutto dalla presenza della “patria della democrazia” europea, la Francia, che però non cerca di aiutare i ribelli a conquistare la Bastiglia ma di servirsi dei ribelli per conquistare il petrolio libico. E anche per la Libia resta senza risposta la domanda: chi sono, cosa vogliono i nemici di Gheddafi? In Egitto, anche se sono rimasti prudentemente in ombra, vi sono i “fratelli musulmani”, l’unico movimento organizzato di ooposizione a Mubarak. Movimento di ispirazione del fondamentalismo nei paesi musulmani, di Hamas, dei rivoltosi contro Assad in Siria. E non dimentichiamo che la grande repressione – 20.000 morti- compiuta dal padre di Assad agli inizi degli anni ’80 fu di “fratelli musulmani”. Eì la stessa repressione quella odierna?

Ancora due interrogativi inquietanti del risveglio arabo. Il regime egiziano appare meno filooccidentale e aperto alla democrazia di quello di Mubarak. Che cosa si è guadagnato?

E che significato e quale sbocco può avere il processo di avvicinamento tra Hamas e Fatah nel “dialogo” con il governo di Netanyahu?

E chi si occupa più della costruzione della bomba atomica iraniana?

Insooma questo risveglio arabo è un enigma.

 Giuseppe Tamburrano

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

One thought on “L’enigma

  1. Ho grossi dubbi sul fatto che la morte di Bin Laden sia stata inutile: era ancora operativo. Ho già scritto quello che penso, e intendo approfondire l’argomento….

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